Esordio AMARO: 3-0 Olanda

Donadoni preferisce in extremis Ambrosini a De Rossi e schiera Panucci sulla sinistra, mantenendo Zambrotta a sinistra. Come preventivabile la coppia di centrali è formata da Barzagli e Materazzi. Nell’Olanda Van Basten schiera 4 difensori molto bloccati, dando spazio alla fantasia dei tre trequartisti dietro van Nistelrooy, con Sneijder leggermente più avanzato.Parte bene l’Italia, che già al 2’ si rende pericolosa con Di Natale, bravo ad andar via sulla destra ed a mettere dentro un cross su cui Toni non arriva di poco. Gli rispondono gli “Orange” con Sneijder su punizione e con van der Vaart da lontano, senza impensierire Buffon. La gara è veloce e spettacolare, ed al 12’ l’Italia ha un’altra occasione per passare. Su cross di Gattuso, Toni non vede il liberissimo Di Natale e cerca la porta di testa, senza però riuscire ad inquadrarla. Occasione ancor più grossa ce l’ha van Nistelrooy, che al 17’ si presenta a tu per tu con Buffon, lo dribbla ma si allarga troppo e non trova la porta. Al 23’ poi è Materazzi a togliere letteralmente la palla dalla sua testa a centro area.Il gol è nell’aria e puntualmente arriva al 25’. E’ una rete meritata ma che sa di beffa per come è arrivata. Su palla inattiva Buffon smanaccia male mentre Panucci rimane infortunato a terra oltre la linea di fondo. Sul tiro cross di van Bronckhorst, van Nistelrooy sarebbe in netto fuorigioco sul tap in, ma lo tiene in gioco proprio Panucci a terra. L’Italia reagisce e chiama Van Bronkhorst al salvataggio sulla linea, ma sul rovesciamento di fronte, in contropiede, l’Olanda raddoppia. Sneijder è infatti bravissimo ad approfittare dello spazio concessogli ed a girare alle spalle di Buffon la torre perfetta fornitgli da Kuyt. Di Natale prova invano a chiudere dopo aver rincorso l’avversario dall’area avversaria.La mazzata è pesante, gli azzurri subiscono la velocità degli olandesi soprattutto a centrocampo. Prova Di Natale al volo su cross di Camoranesi al 32’, ma van der Saar gli nega ancora il gol. La difesa azzurra però balla parecchio, e ci vuole il miglior Buffon a negare il terzo gol ancora a van Nistelrooy, presentatogli davanti grazie al grande suggerimento di van Bronckhorst. Allo scadere della frazione è ancora Di Natale, l’unico a creare qualche pericolo, a calciare di poco alto dal limite. Termina quindi sul 2-0 per l’Olanda un primo tempo che gli azzurri avevano iniziato bene, ma che ha visto poi prendere nettamente il sopravvento agli olandesi.Nella ripresa Donadoni inserisce Grosso per Materazzi, spostando Panucci al centro. Ci prova Zambrotta con una bella azione personale, poi Toni con una girata debole, mentre l’Olanda fa più fatica a ripartire ed a gestire la palla. Donadoni, a mezz’ora dalla fine, tenta anche la carta Del Piero al posto di un Di Natale che era un po’ sparito dal campo nella ripresa, ed il numero 7 impegna subito van der Saar dal limite dell’area, poi sfiora la traversa dal vertice dell’area grande.Ad un quarto d’ora dalla fine entra anche Cassano, che mette subito Toni davanti a van der Saar, ma il centravanti azzurro proprio no è in serata, e divora l’occasione calciando alle stelle. Due minuti dopo Grosso salta l’avversario e calcia in porta, ma ancora il portiere olandese chiude lo specchio. Gli azzurri sfruttano il netto calo fisico degli avversari, ma van der Saar è straordinario sulla punizione di Pirlo, così è quasi scontato che al 79’, al primo contropiede, Van Bronckhorst mette dentro di testa il gol del 3-0. Gli olandesi potrebbero anche arrotondare ancora, quando l’appena entrato Afellay scheggia la traversa con un destro da posizione defilata. Sarebbe stato troppo per una Italia che comunque ha molto da interrogarsi al termine di questa gara persa sia sul piano tattico che su quello tecnico.Meritata vittoria quindi dell’Olanda, ed Italia che si trova inopinatamente all’ultimo posto del girone. La gara è stata indubbiamente persa in mezzo al campo, e forse Donadoni avrebbe potuto effettuare delle scelte diverse. De Rossi in panchina tutta la gara, insieme ad un Grosso che la ripresa ha dimostrato essere in gran forma, forse avrebbero potuto dare un contributo migliore se impiegati dall’inizio. Per gran parte della gara si è vista solo la ricerca della testa di Toni, stretto nella morsa della retroguardia olandese. Male anche la difesa, soprattutto nel primo tempo. Ora c’è da vincere entrambe le gare rimanenti, e non sarà facile, sia per il valore degli avversari che per il morale totalmente da ricostruire.